Phyto Extreme Community

Per chi ha partecipato ad un corso di erboristeria estrema ha percepito sicuramente il cambio culturale nel mondo erboristico e nella prevenzione. Il polverizzatore officinale M3KFarm, che è stato presentato, è un mezzo per raggiungere questa estremità, questo confine dell’erboristeria. Ci sono luoghi e modalità ancora da scoprire e spero possiate seguirmi in questa avventura. L’erboristeria estrema non è per tutti ma solo per una nicchia di persone fortemente motivate ed è per questo che abbiamo creato una comunità di erboristeria estrema, anche detta Phyto extreme community, dove è necessario confrontarci e scambiare le nostre esperienze. La Phyto Extreme Community – Gruppo di erboristeria estrema.
Che cos’è?
Stiamo creando una comunità di sapere erboristico e di benessere che non vuole avere a che fare con la farmaceutizzazione e il carattere consumistico dei prodotti naturali, e che ricerca una fruizione diretta di quello che la natura offre.
A che cosa serve far parte della Phyto Extreme Community?
Serve a acquisire auto sufficienza e consapevolezza nell’uso delle erbe officinali, superalimenti e piante spontanee per la cucina. Serve a condividere i diversi utilizzi del polverizzatore officinale (M3KFarm) come strumento di emancipazione erboristica.
Cosa accade nella Phyto Extreme Community?
Riceverete mensilmente delle Newsletter sull’argomento, sarete informati sui Workshop e Webinar, potrete farci domande e ricevere risposte specifiche in un apposito blog di prossima apertura, nel frattempo non esitate a scriverci via email.

Ecco cosa succede nella Phyto Extreme Community: 1) Quello che si può macinare si macina. 2) Si fa pulizia di filtri per tisane di ferro o carta . 3) Si fa pulizia nei cassetti di quegli integratori sostituibili dalle piante. 4) Si amano i sapori veri e sinceri delle piante. Questi sono solo pochi esempi di come può cambiare il nostro approccio con la prevenzione avendo in casa un unico attrezzo: l’M3KFarm. Ma indipendemente da questo si acquista la mentalità di un uso diretto delle piante zenza loghi, brand esclusivi. La malva è la malva, la lavanda è la lavanda, la santoreggia è la santoreggia. Per quanto possibile, non abbiamo più i prodotti del Dr.X e del Dr.Y o il marchio Z, la natura non si ingabbia in etichette ma ci chiede di essere utilizzata così com’è, foglia, fiore, radice, senza intermediari. Solo così riusciremo a cambiare la nostra mentalità consumistica in una società che riduca la produzione dei rifiuti.