Non tutti gli integratori svolgono la loro funzione, spesso perché non vi è biodisponibilità adeguata. Un esempio Il carbonato di calcio (calcare) viene assorbito in una misura che varia dal 2 al 5%, il gluconato di Calcio arriva intorno al 20% , il citrato di calcio rappresenta la formula migliore raggiungendo il 70%. Gli integratori più comuni , soprattutto quelli della larga distribuzione, o più commerciali sono purtroppo quelli con meno biodisponibilità. (Fonte: DR. Paolo Giordio , medico ricercatore, fitoterapeuta e nutrizionista, Terranuova 2011). Il Magnesio ossido si trova spesso come fonte di magnesio perchè è economico e occupa poco spazio nelle compresse, ma nello stomaco può cambiare il pH naturale e funzionare come antiacido avendo poi uno scarsissimo assorbimento intestinale. Molti estratti secchi di piante aromatiche possono avere minor efficacia perchè le piante subiscono ben due passaggi, l’estrazione con solvente e poi l’essiccazione in spray dryer a caldo evaporando la maggior parte della frazione volatile della pianta ( esempio il rosmarino, la lavanda). Alcuni estratti secchi invece con l’umidità subiscono un collasso diventando di consistenza vetrosa, cosa che non percepisco se sono chiusi in una capsula o dentro una compressa: la dissoluzione dell’estratto sarà difficile e la biodisponibilità limitata.

Allora mi chiedo perchè non usare direttamente fonti naturali di minerali e piante saltando tutti questi passaggi ed avendo la garanzia di assumere un prodotto essiccato ma sempre fresco? La polverizzazione della pianta garantirà la maggiore biodisponibilità. Maciniamo con il nostro M3KFarm o usiamo piante polverizzate, sarò sicuramente nel giusto. Ne faremo infusi o assumeremo la polvere tal quale aiutandoci con un pò di miele.


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