L’alcolismo può favorire la comparsa di vari disturbi cardiaci e vascolari. Chi abusa di alcol è più soggetto all’ipertensione arteriosa, per compromissione del centro nervoso deputato alla regolazione pressoria; ne deriva un conseguente aumento del rischio di ictus cerebrale.
Tuttavia, la condizione più pericolosa per l’alcolista è senz’altro la cardiopatia alcolica; questa consiste nella dilatazione delle cavità cardiache e nella riduzione della gittata, con logiche conseguenze infauste per tutto l’organismo (soprattutto per il cervello). Non è rara la cardiomiopatia, che consiste nell’allungamento e indebolimento del muscolo del cardiaco.
Tra i primissimi sintomi di natura cardiocircolatoria dell’alcolista si evidenzia l’aritmia cardiaca, non necessariamente correlata alla degenerazione in cardiomiopatia o cardiopatia alcolica.

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Posso testimoniare per esperienza diretta che a seguito di un fenomeno di tachicardia e aritmia avevo in casa come unica risorsa Biancospino Tintura madre alcolica e Tiglio macerato glicerico alcolico. Di solito preferisco per una maggiore velocità di azione l’assorbimento sublinguale diretto senza diluizione.

Vi garantisco che la mia situazione è peggiorata invece che attenuarsi e la sensazione di malessere per quella poca quantità di alcol in bocca era eclatante. Sentivo l’alcol entrare in circolo e impegnare il cuore e fegato nel loro già difficile compito di gestire la situazione parossistica. In quel momento ero sicuramente più sensibile ad ogni stimolo ma proprio per questo ho realizzato di quante volte non ci accorgiamo e siamo danneggiati da sostanze estranee al nostro metabolismo. Quanto avrei pagato in quel momento per avere del biancospino polverizzato con il mio M3KFarm!

Ho versato i due flaconi nel lavandino e ho cominciato a bere solo infusi polverizzati rigorosamente SENZA ALCOL. Non userò più alcol in nessuna forma.

Fonte: https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/danni-alcol.html