Questo è lo spazio per della nostra Phyto Extreme Community dove potrete testimoniare la vostra personale esperienza di erboristeria estrema e di come l’uso del polverizzatore officinale M3KFarm ha cambiato il vostro quotidiano. Inviateci alla nostra email info@lospezialem3k.com un articolo di 20-50 righe massimo e una bella foto e anche i link della vostra attività/sito se li possedete e noi pubblicheremo.
- Erborizzare in campagna con il Nordic WalkingL’attività “Erborizzare in campagna con il Nordic Walking” combina la scoperta delle erbe medicinali con il Nordic Walking, una camminata dinamica che coinvolge tutto il corpo. Durante l’escursione, i partecipanti impareranno a riconoscere le piante officinali e scopriranno come utilizzarle in rimedi naturali, il tutto immersi nella natura. L’evento offre benefici fisici e mentali, permettendo di connettersi con la natura e apprendere antichi saperi erboristici.
- Verso la M3K Academy a Persiceto e su UdemyCreare un’Accademia del Benessere offre numerosi vantaggi, come la diversificazione dei servizi con corsi e materiali didattici, il rafforzamento della reputazione e l’espansione del pubblico attraverso formazione online. Inoltre, favorisce la costruzione di una comunità di studenti e professionisti, promuovendo collaborazioni, aggiornamenti professionali e contribuendo alla diffusione della conoscenza del benessere naturale.
- Allergia ai pollini? Salvato dall’ortica!Maurizio, poliallergico, ha affrontato una grave crisi allergica nel 2024 nonostante i progressi nel suo percorso di depurazione. Grazie a quercetina, vitamina C e infusi di ortica, la sua condizione è migliorata significativamente in 24-48 ore. Ora utilizza ortica sublinguale macinata, con un effetto antistaminico immediato, grazie al supporto di M3KFarm.
- Il Carciofo di Mirco e Claudia a Sant’Agata BologneseMirco e Claudia entrati nella Community poche settimane fa ha già dato il meglio di sé. Avendo a disposizione foglie di carciofo nel loro orto hanno pensato bene di farne tisane dopo pasto per avere una digestione migliore e come effetto anticolesterolo. Un esempio di economia circolare. .
- Photovoice e Phyto CommunityParlando con Livia in un piacevolissimo scambio a proposito del progetto M3K e di idee per la Phyto Erxtreme Community, è spuntato fuori l’argomento del Photovoice. Sapete che cos’è? Cerco di riassumere. L’uso delle immagini per veicolare messaggi, idee, emozioni è ormai diventato parte della nostra quotidianità. La diffusione degli smartphone e di applicazioni che si basano principalmente sulla condivisione di immagini quotidiane ha reso la fotografia accessibile alla maggior parte delle persone, in tempi sempre più veloci e immediati. La fotografia è anche molto usata nelle discipline umanistiche, dalla fotografia documentaristica all’uso delle immagini nella terapia individuale. Ma è possibile usare la fotografia per promuovere il cambiamento sociale? Questa è la sfida della metodologia photovoice. Il photovoice è un metodo di ricerca-azione partecipata usato nell’ambito della psicologiadi comunità e delle discipline socio-pedagogiche, soprattutto per «dare voce» a persone escluse dai processi decisionali. A gruppi di persone (da 5 a 12 in media) viene affidato un compito fotografico su un determinato tema d’interesse a cui rispondere con delle fotografie. Le immagini scattate dai partecipanti (in genere da un minimo di 3 a un massimo di 10) dovrebbero raccontare i loro vissuti, le loro storie, idee, emozioni legate a quel tema. Le fotografie vengono condivise in gruppo e discusse così da far emergere i punti di vista di tutti i partecipanti sul tema in oggetto, evidenziando punti in comune ed eventuali divergenze. La fotografia, dall’essere scatto individuale,diventa strumento di riflessione condivisa del gruppo. Gli obiettivi della tecnica Sintetizzando, gli obiettivi principali di un processo di photovoice rimandano a tre livelli di lavoro. Valutare e documentare bisogni e problemi di una comunità o di un contesto, ma anche le risorse. Promuovere la riflessione e il dialogo critico su questioni importanti per la comunità o il contesto, attraverso la discussione delle fotografie. Promuovere un cambiamento sociale attraverso l’azione collettiva, raggiungendo la comunità più allargata. Tenere insieme questi tre livelli è la sfida più grande per chi conduce un processo di photovoice, dove si mette in gioco anche una dinamica di potere simmetrica tra partecipanti e professionisti, tipico della ricerca-azione partecipata. Usi in ambito sociale Il photovoice è stato impiegato con gruppi di persone, ambiti e contesti molto differenti. Questa tecnica, infatti, ha alcuni vantaggi che la rendono facilmente adattabile: è molto flessibile perché l’intero processo è guidato dai partecipanti, che possono scegliere il tema, che fotografie scattare, come organizzare l’evento finale e chi coinvolgere; usa un linguaggio visivo che consente anche alle persone che hanno difficoltà a esprimersi di raccontare la propria esperienza; i partecipanti guidano le analisi delle fotografie discutendo insieme i temi e le determinanti che incidono sul problema o le risorse trattate. Il photovoice è un metodo di intervento sociale che promuove consapevolezza e partecipazione, ma spesso viene usato come strumento di ricerca qualitativa, volto a indagare bisogni e risorse di una comunità. Negli anni abbiamo realizzato e collaborato a diversi progetti che hanno coinvolto cittadini, studenti universitari, ragazzi adolescenti, persone senza dimora, donne che hanno vissuto la malattia oncologica, usato in ricerche cross-national o per promuovere il cambiamento in ambienti lavorativi e ancora per favorire l’integrazione sociale di persone in situazioni svantaggiate. Mi piacerebbe applicare il Photovoice per documentare la nostra esperienza M3K!!! In parte la stiamo facendo con dei saltuari articoli sull esperienze dei singoli. Ma potremmo raccontare di più o indire un concorso Photovoice. L’articolo completo “La tecnica del Photovoice” è disponibile sul numero di agosto 2022 della rivista Erickson “Lavoro sociale”.
- Trail running in appennino e l’erboristeria estremal trail running e l’erboristeria estrema si collegano attraverso l’esplorazione del territorio naturale, dove si possono scoprire piante di valore erboristico. Durante le corse in ambienti selvaggi, si apprezzano i cambiamenti di paesaggio, profumi e flora, incoraggiando una connessione profonda con la natura. Correre all’aperto sviluppa uno spirito attento e armonioso, rendendo l’esperienza un’opportunità per rispettare e raccogliere le risorse offerte dalla natura.
- Bertrand e la sobrietà dell’M3KFarmBertrand, un pioniere della Community e tra i primi a utilizzare il polverizzatore M3KFarm, ha deciso di smettere di consumare alcol e ha trovato nei rituali di macinazione e infusione di erbe un’alternativa sana. Risiedendo in Bretagna, ha iniziato a sperimentare con piante come menta e lavanda, chiedendo anche di imparare a raccoglierle ed essiccarle autonomamente. La sua dedizione al progetto M3KFarm dimostra come i salutari infusi estremi possano sostituire in modo costruttivo la ritualità dell’alcol, promuovendo uno stile di vita sobrio e consapevole.
- Camomilla per cominciare con calmaAlessandra, nuova membro della Community, condivide la sua esperienza nell’utilizzo di tisane, preferendo ora macinare fiori di camomilla con M3KFarm per un’infusione più ecologica ed efficace. Scopre che la quantità necessaria di fiori è inferiore rispetto a quella delle bustine, permettendole di risparmiare e avere controllo sulla qualità delle erbe. Il suo obiettivo è ampliare l’uso delle piante, imparando a riconoscerle e essiccarle, mentre attende corsi futuri per diventare più esperta e indipendente.
- L’emancipazione della prevenzione a PersicetoL’emancipazione si riferisce alle azioni che permettono a un individuo o a un gruppo di raggiungere autonomia economica o sociale. Sebbene strumenti come l’arcolaio di Gandhi non possano oggi liberare dalla globalizzazione e dal consumismo, il metodo M3KFarm offre alle comunità, soprattutto alle donne, un’opportunità di emanciparsi attraverso la prevenzione e il benessere.
- Tè alla Santoreggia : I feel good!Alena, appassionata di tisane, ha rivoluzionato il suo consumo di erbe grazie alla polverizzazione, riducendo sprechi e migliorando l’efficacia. Ora macina le erbe al momento, usando meno prodotto rispetto alle bustine tradizionali, con benefici economici e un impatto ambientale ridotto. Ha anche trovato un’alternativa al caffè con tè nero e santoreggia, ottenendo un sapore più aromatico e delicato.
- Orto Estremo a San Giovanni in PersicetoOvafragola è un progetto di agricoltura sostenibile che produce ortaggi organici senza veleni, rispettando l’ambiente e la salute dei consumatori. L’azienda utilizza metodi manuali, auto-produce macerati e fertilizzanti, e alleva galline ovaiole felici e all’aperto, garantendo loro una dieta sana. I prodotti vengono raccolti e venduti in poche ore, contribuendo a un’agricoltura e un allevamento responsabili, e presto pianteranno erbe aromatiche per la Phyto Extreme Community, utilizzabili con il M3KFarm.
- Il Riconoscimento delle Spontanee a PersicetoIl trekking in ambienti selvaggi si collega all’erboristeria estrema attraverso la scoperta delle piante di valore erboristico che si possono incontrare durante le uscite nella natura, valorizzando il territorio e le sue risorse. A partire da febbraio 2024, la Phyto Extreme Community organizzerà eventi mensili per il riconoscimento delle erbe selvatiche nella pianura bolognese, promuovendo un’educazione all’armonia con la natura.